Solennita’ di San Giovanni di Dio

lettera circolare del Priore Generale

 

Sarà bene che ci facciamo forza gli uni gli altri

Cari Confratelli, Collaboratori e membri della Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio,

In occasione della festa di San Giovanni di Dio, nostro Fondatore e Patrono, vi invio i miei migliori auguri, affinché prepariate al meglio e viviate nella gioia questa importante solennità.

Nel corso delle visite che, per vari motivi, realizzo nei luoghi in cui l’Ordine è presente, mi rallegro di poter constatare la diversità delle attività apostoliche che portiamo avanti in tutto il mondo. Mi sento gratificato quando sento dire dai nostri Collaboratori: “arrivando in questa casa dell’Ordine mi sono reso conto di aver trovato il posto giusto per me”; oppure quando persone malate o emarginate hanno trovato conforto e mi dicono: “San Giovanni di Dio mi ha fatto ritrovare la speranza e ho ridato un senso alla mia vita”. Certamente non mancano le difficoltà e i limiti, ma è confortante incontrare Confratelli, Collaboratori e Volontari impegnati e convinti del progetto e della missione di ospitalità che realizzano, e soprattutto è ancora più confortante vedere in che modo lo fanno.

La Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio continua a mantenere vivi lo spirito, il carisma e la missione del nostro Fondatore. Siamo tutti chiamati ad impegnarci con la stessa finalità: offrire attenzione e cura alle fragilità del nostro mondo attraverso l’ospitalità, ciascuno nella propria realtà e nel rispetto per le proprie convinzioni.

Le parole che San Giovanni di Dio aveva indirizzato a Gutierre Lasso sono per noi una fonte di ispirazione:  “Dato che tutti miriamo a un medesimo traguardo, benché ognuno cammini per la propria strada, e come Dio vuole viene incamminato, sarà bene che ci facciamo forza gli uni gli altri.” (2GL, 11)   Sono parole innovatrici per quel tempo. Dobbiamo abbandonare le discussioni sterili che in fin dei conti alimentano il protagonismo. L’obiettivo comune è fare il bene e praticare l’ospitalità nei confronti delle persone che soffrono e che si trovano nel bisogno.      

La nostra Famiglia di San Giovanni di Dio è molto grande, ed è grazie al lavoro dei suoi membri che ci è possibile portare avanti la nostra missione.  Non tutti siamo uguali, e le motivazioni che ci guidano possono essere diverse, ma tutti tendiamo allo stesso fine, secondo i doni che abbiamo ricevuto, e questo fine è praticare l’ospitalità nei confronti dei malati, dei poveri e di chi si trova nel bisogno. Ecco ciò che ci unisce, ciò che ci accomuna tutti, ed è per questo che formiamo una grande Famiglia, accogliente, ospitale e senza discriminazioni. E’ così che San Giovanni di Dio iniziò la sua opera nella città di Granada, in Andalusia, creando una famiglia che aveva come punto centrale l’ospitalità, e alla quale aderivano sempre più persone, anche con orizzonti diversi, ma con lo stesso proposito: l’ospitalità.

Voglio ringraziare l’intera Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio per il suo impegno nel realizzare la missione e vivere il carisma del nostro Fondatore. E’ vero che si può sempre migliorare, e che le sfide che dobbiamo affrontare sono molte, ma dobbiamo essere aperti per affrontare il futuro in un mondo che cambia continuamente, così da poter rispondere oggi allo Spirito Santo che ispirò Giovanni di Dio. Per affrontare questa sfida, è indispensabile non perdere mai di vista il fine al quale tendiamo tutti, anche se le strade seguite sono diverse e dobbiamo necessariamente trovare nuove formule e metodi.

Entro pochi mesi convocheremo i Capitoli Provinciali, che si terranno nella prima parte dell’anno prossimo. Entreremo quindi in un anno di preparazione dei Capitoli. E’ una nuova opportunità che abbiamo per discernere sulle decisioni che dovremo prendere per continuare a rispondere con fedeltà alla nostra missione e al nostro carisma, con uno sguardo ben rivolto al futuro. Dobbiamo farlo con speranza e audacia, senza dubbi né paure. Chiedo a tutta la Famiglia dell’Ordine di impegnarsi con responsabilità nella preparazione dei Capitoli Provinciali, attraverso la preghiera, la riflessione, il discernimento e il dialogo propositivo, per arrivare a trovare le alternative di cui abbiamo bisogno affinché l’ospitalità di Giovanni di Dio continui a vivere in questo nostro mondo, che ne ha tanto bisogno.

Come faccio abitualmente in questo periodo, informo la Famiglia Ospedaliera del risultato della campagna 2016, che era destinata alla costruzione di un Centro di formazione a Madang (Papua Nuova Guinea). La somma raccolta ammonta a 251.674,56 €, ed è il frutto della generosità e della solidarietà di tutti. Per questo, ancora una volta vi ringrazio dal profondo del cuore.

Vi informo che la campagna per il 2017 è destinata a fornire “Un aiuto per il reinserimento sociale e per migliorare la qualità assistenziale del Rifugio Notturno San Giovanni di Dio di Quito, in Equador. Vi ringrazio anticipatamente per la vostra generosità e vi chiedo di sostenere questa causa. Il nostro desiderio è quello di potenziare i servizi offerti dall’Ordine alle persone con problemi di disagio sociale, senza un lavoro o un alloggio, o che sono a rischio di emarginazione, per diverse situazioni o conflitti.  

Auguro a tutti una felice festa di San Giovanni di Dio. Che il suo invito a farci forza gli uni gli altri nella ricerca dello stesso fine ci stimoli a crescere come Famiglia di San Giovanni di Dio nel servizio alle persone più piccole e vulnerabili della nostra società, portando nel mondo l’amore di Dio attraverso l’ospitalità, secondo lo stile del Fondatore.

Vi saluto tutti fraternamente, uniti nel Signore e in San Giovanni di Dio.

 

 

Fra Jesús Etayo

Priore Generale 

 

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